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    Un business nel settore socio assistenziale: ecco come avviarlo!

    Un business nel settore socio assistenziale: ecco come avviarlo!

    ABS Assistenza:
    Il settore settore socio assistenziale è in forte crescita. Negli ultimi anni si è registrato un aumento esponenziale del numero di persone over 60 che, vivendo in autonomia, lontano dai figli, si trovano ad avere necessità di assistenza. Questa tendenza, destinata come noto ad aumentare, non riguarda soltanto problematiche direttamente mediche, ma in generale le difficoltà nella vita quotidiana. Ecco allora che il settore dell’assistenza domiciliare si attesta come uno dei più fiorenti e, considerata l’impossibilità di rispondere alle esigenze che emergono tramite interventi di welfare pubblico, si apre all’opera dei privati. Ma non ci sono solo gli anziani: disabilità, malattie invalidanti e necessità mediche, diagnostiche e assistenziali sono bisogni di tutta la famiglia!

    Franchising Abs Assistenza

    Il franchising ABS Assistenza è specializzato nel fornire assistenza ad anziani, bambini, pazienti disabili e persone bisognose attraverso un team di personale altamente qualificato e scrupolosamente selezionato. Il franchisor potrà soddisfare le richieste dei clienti offrendo professionalità, affidabilità e sensibilità in un’ottica di attenzione alla persona. Ogni attività verrà decisa con l’assistito o la sua famiglia personalizzando il servizio e concordando tipologia e quantità di prestazioni offerte. Ecco perché i clienti saranno sempre soddisfatti e il tuo business sarà in crescita costante! Ma i punti di forza del franchising ABS Assistenza non finiscono qui: la formazione e il supporto sono continui, la flessibilità è costante, il business plan è personalizzato, i progetti sono pensati con voi su piano locale e le vostre idee innovative saranno valorizzate! Chiedete subito informazioni per avviare il vostro home care business su misura: www.meglioinfranchising.com/abs

  • 11 cose da sapere prima di tingerti i capelli da sola,  Blog

    11 cose da sapere prima di tingerti i capelli da sola.

    11 cose da sapere prima di tingerti i capelli da sola.

    1. Identificare il proprio colore naturale di CAPELLI
    “Il tuo colore naturale determina da dove cominciare per scegliere il colore desiderato.”
    Le persone con i toni di base più caldi, come Emma Stone, che è un biondo naturale, può assumere colori diversi che qualcuno con una tonalità di partenza più fresco. Chiedi al tuo parrucchiere, che sarà più in sintonia con l’identificazione toni sfumati.

    2. Essere realistici
    Roma non fu costruita in un giorno, e il colore dei capelli drastico non può essere raggiunto durante la notte.
    Più evidente è il cambiamento che si tenta si raggiungere, più è probabile che i risultati saranno ottone, cenere o semplicemente deludente . Un cambiamento sottile, d’altra parte, come il sollevamento di Camilla Belle da ricchi Brunet a cannella piccante, è completamente raggiungibile.

    3. Provare una parrucca
    Se avete intenzione di fare un cambiamento drammatico, vale a dire più di tre tonalità chiara o più scura di ciò che è naturale, provate una parrucca di un colore che si avvicina a quello desiderato. E ‘un modo indolore e rapido per determinare se la tonalità è giusta per te.

    4. Compra più del necessario
    A seconda della lunghezza e lo spessore dei vostri capelli, si dovrebbe sempre comprare un paio di scatole di colorante. Qualcuno con capelli  al di sotto del seno, come Miley Cyrus, può richiedere tre confezioni per ottenere una copertura completa.

    5. Trovare la giusta formula
    I coloranti schiuma   sono i migliori per le donne con pelle sensibile, in quanto le formule mousse non gocciolano sul viso. Donne con i capelli spessi o ricci avranno più fortuna con formule  gel o liquidi, che forniscono una copertura completa e si distribuiscono in modo efficiente su tutta la capigliatura.

    6. Evitare LA PISCINA
    Il cloro strappa via la cuticola del capello, permettendo ai minerali nell’acqua di entrare nel fusto del capello e alterare il colore. Piuttosto che immergersi, sedetevi a bordo piscina,  per almeno due settimane prima e dopo la tintura i capelli.

    7. ACQUISTA una tonalità più chiara di quanto si desidera
    Secondo la colorista di Rihanna, Ursula Stephens, che conosce una cosa o due riguardo l’argomento: la tintura dei capelli esce sempre più scura dell’immagine sulla scatola. Comprate una o due toni più chiaro del vostro colore desiderato. È più facile amplificare l’intensità di un colore che abbassare i toni.

    8. SALTA LA DOCCIA
    Oli naturali del cuoio capelluto funzionano come buffer per evitare l’irritazione, dice il colorista James Corbett del James Corbett Studio di New York City. Traduzione? I capelli sporchi sono l’ideale per la tintura. E ‘anche molto più facile la distribuzione del colore. Egli suggerisce di saltare lo shampoo il giorno prima della tintura.

    9. Cambia il tuo  SHAMPOO
    Alcuni shampoo, come le formule che schiariscono o anti- forfora possono spogliare il colore dei capelli con solfati e sostanze chimiche aggressive. Meglio  uno shampoo dedicato alla conservazione del colore,  che è più delicato.

    10. PREPARARSI AL DANNO
    I capelli rimangono sempre un po’ danneggiati durante l’applicazione del colore, anche se si sta tornando alla tonalità naturale. Sia tinture permanenti o semi-permanenti contengono perossido di idrogeno, che cambia chimicamente il colore del pigmento capelli.
    Usate le maschere di riparazione per capelli danneggiati, per fortificarli in modo da resistere a ulteriori rotture.

    11. NON colorare DOPO le 19:00
    La maggior parte delle marche ha un numero VERDE sulla scatola che si collega ad un esperto del colore dei capelli. Tuttavia, la maggior parte di queste linee dirette chiudere alle 19:00  nei giorni feriali, e sono chiusi durante il fine settimana. Coloratevi durante le ore lavorative. In questo modo, l’aiuto sarà a portata di una telefonata.

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    Puglia: terra di sole, mare e buon cibo.

    Puglia: terra di sole, mare e buon cibo.

    Franchising prodotti Puglia

    La Puglia delle meraviglie è il crocevia marittimo e terrestre fra oriente e occidente, la terra delle mille chiese, delle cattedrali romaniche, dei castelli Federiciani e delle grotte. Un cocktail di arte e di cultura offerto in una vetrina affascinante che richiama visitatori da tutto il mondo, attratti dal patrimonio storico, artistico e paesistico del territorio ma anche dalla scoperta delle cucine locali, spesso integrate nella storia e nella tradizione di questi luoghi.

    Così, sin dai primi anni ’80, la nostra turista americana aveva a suo modo già seguito i percorsi dell’eno-gastronomia locale, percorrendo in anteprima la nuova frontiera del turismo, fatta di colori, di odori e di sapori, di prodotti tipici e genuini, tra olio d’oliva e vini generosi, le migliori specialità tramandate di generazione in generazione e diventate fiore all’occhiello dei menù più ricercati e prestigiosi.

    Gastronomia della Puglia

    Ciò che caratterizza la gastronomia della Puglia è la disponibilità in ogni provincia degli stessi alimenti, grazie ad un territorio più o meno pianeggiante che nel tempo ha facilitato la dinamica degli scambi. Tuttavia, dalla storia, apprendiamo che nella regione coesistono tre diversi modi di mangiare, risalenti addirittura all’assetto dato alla Puglia da Federico II che, nel 1222, che distinse la terra di Bari dalla Capitanata e dalla terra d’Otranto.

    Siamo agli albori di quelle che sono le attuali province di Foggia, Bari e Lecce, le tre cucine presentano gli stessi piatti ma ognuna tende a differenziarsi secondo la propria tradizione.

    L’aglio è, infatti, il principale componente di questa diversificazione culinaria, molto usato nel foggiano, tende a scomparire man mano che si scende, fino a lasciare definitivamente il posto alla cipolla nel basso Salento. Curiosità a parte, farinacei, olio e vino costituiscono i tre pilastri dell’alimentazione popolare pugliese e qui, i percorsi del gusto si intrecciano in un labirinto inestricabile per qualità e varietà di prodotti.

    Il buon cibo pugliese

    Dal biondo grano di Puglia, la via della pasta si snoda tra produzione industriale e attività artigianale di pastifici e massaie. Ai vari tipi di pasta corrisponde una nutrita varietà di condimenti che si alternano nel menù domestico settimanale secondo un calendario quasi rituale. Tra verdure, legumi e carne i condimenti non si contano, molto noto è poi il ragù di pesce, di invenzione barese, chiamato “ciambotto” perché preparato mescolando insieme diverse specialità ittiche.

    Lungo la costa la gastronomia, dunque, si tinge di azzurro, gli itinerari a base di pesce sono molteplici trovando piatti ricercati e raffinati buongustai anche nelle zone interne.

    Unica eccezione è il foggiano, dove, caso veramente singolare, alcune vicende storiche hanno reso la gastronomia locale diffidente verso il mare e i suoi prodotti. Nuove strade destinate a raccogliere sempre più consensi ed entusiasmi sono quelle che conducono ai prodotti ottenuti da coltivazioni e lavorazioni biologiche, le strade del turismo del vino, tra cantine rurali e degustazioni guidate, quelle dei funghi, le strade della frugalità, quelle cioè dei pasti improvvisati, quasi arrangiati, tra prodotti di stagione e altri di conserva, le strade del latte, tra formaggi e ricotte nostrane nate dall’esigenza dei pastori di utilizzare il latte andato a male.

    Tra un paese e l’altro, fra osterie e pasti casalinghi, si scopre un altro capolavoro di arte culinaria contadina, la “tiella”, nome utilizzato per indicare insieme sia il contenitore che la minestra. Il piatto è un retaggio della dominazione spagnola in Puglia, la sua composizione non è legata a regole fisse, ogni zona ha la sua, sin dai tempi andati, quando la famiglia al ritorno da campi, metteva a cuocere insieme tutto ciò che trovava in dispensa.

    Eno-gastronomia

    Dunque, un viaggio fra eno-gastronomia e prodotto tipico non significa solo farsi coinvolgere dalle suggestioni del gusto ma scoprire luoghi, storie e leggende, fatti e circostanze vere o presunte da cui sono nate le specialità della cucina locale. Regione, province, comuni, enti e associazioni hanno capito che promuovere il turismo significa valorizzare tutti i fattori di attrazione dei visitatori ed offrirli in pacchetti organizzati. Con la valorizzazione delle specialità locali l’industria pugliese delle vacanze e del folklore gioca le sue carte migliori, riservando in ogni stagione, per ogni zona, per ogni specialità, sagre e feste paesane che si susseguono secondo un calendario che non finisce mai di stupire.

    Mangia e Bevi Puglia

    Ma mangiare prodotti tipici della terra Pugliese, terra di sole e mare, non è difficile nemmeno al nord. Certo, un viaggio nella splendida terra è sempre consigliato, ma qualora non fosse possibile si possono visitare i negozi di Mangia e Bevi Puglia, dove la Puglia si fa sentire attraverso l’olio fresco e il vino alla spina. Attraverso gli assaggi di quella terra che sembra così lontana, ma pur sempre vicina.

    Un modo per assaporare quei gusti così veri e antichi che ci portiamo ancora sulla tavola con tanto piacere.  Il marchio Mangia e Bevi Puglia è anche un’opportunità di aprire un’attività franchising, con le sue proposte. Visitate il sito www.meglioinfranchising.com e scoprite come fare!

    La Puglia si avvicina a voi come non ha mai fatto prima.

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    La cucina spagnola e i suoi colori

    La cucina spagnola e i suoi colori

    La cucina spagnola, come spesso accade per i paesi con una geografia molto variegata è molto ricca di piatti diversi, colorati, che cambiano tantissimo da regione a regione, un po’ come quello che accade per la cucina italiana.

    Le regioni del Sud, come ad esempio l’Andalusia, hanno un clima molto fertile, che favorisce l’agricoltura. Troviamo quindi qui una gastronomia molto variegata, ricca di verdure, pesce e soprattutto contaminazioni arabe, che ritroviamo nel grande uso dello zafferano e di spezie.

    Il piatto più famoso e apprezzato della tradizione culinaria spagnola è senza dubbio la paella, un piatto unico a base di riso con l’aggiunta di crostacei, molluschi, vari tipi di carne e verdure. Ma ne esistono altri tipi, come quella esclusivamente di mare oppure quella vegetariana, condita solamente con verdure.

    Anche la tortilla è un piatto famosissimo; una frittata di patate e cipolle che si serve come antipasto caldo, oppure come secondo piatto. E’ immancabile nelle cene in piedi o in quelle numerose.

    La carne suina è un altro prodotto molto rinomato, i maiali infatti destinati al macello si nutrono solo di ghiande e castagne. Non dimentichiamo il celebre jamon serrano, un prosciutto che richiede una particolare tecnica di produzione che lo rende inimitabile e protetto anche dal marchio Specialità Tradizionale Garantita.

    Parlando della cucina spagnola impossibile non fare riferimento alle tapas, le famose mini portate che servono in tutti i locali e che si consumano insieme ad un bicchiere di vino, sangria o di birra.

    Tra i dolci è famosissima la crema catalana, di cui parente stretta è la crema cremada dell’Empordà. Per la colazione, se capitate in Spagna, non perdete i churros con chocolate.

    Ed ecco che in Italia, per poterci sentire come se fossimo in Spagna senza dover necessariamente prendere un aereo e viaggiare (anche se ovviamente una vacanza nel soleggiato paese non ci dispiacerebbe) troviamo la catena di ristoranti 100 Montaditos, che ha conquistato il mercato sia dei consumatori, sia degli investitori. Per i primi è entrato a buon diritto nella categoria dei «love brand», mentre per i secondi ha saputo trasformarsi in un concetto «driver», ovvero un marchio che attrae il grande pubblico.

    Un’idea fatta di ingredienti di alta qualità e grande varietà. Il tutto condito con una maniera divertente di prendere gli ordini. Una combinazione che si è rivelata essere un vero e proprio successo.

    Il pubblico ha subito gradito l’idea affezionandosi sempre di più al nostro concetto di ristorazione, tanto che 100 Montaditos ha oggi al suo attivo oltre 300 ristoranti in Spagna e più di 50 al di fuori dei confini iberici, in paesi quali Italia, Portogallo, Belgio, Stati Uniti, Messico, Colombia, Cile e Guatemala.

     L’alto gradimento da parte del pubblico dipende da due fattori fondamentali: l’ambiente e il menu.

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    FRANCHISING E SVILUPPO MARCHI: STORIE DI SUCCESSO

    FRANCHISING E SVILUPPO MARCHI: STORIE DI SUCCESSO

    Reinventarsi, avere successo. Per essere tra i migliori, anche domani, è questa la parola chiave a cui fare riferimento, a cui ispirarsi. Così come fece il signor Danone, quello dello yogurt per intenderci. L’imprenditore francese era a capo di un’azienda che produceva vetro. Per cercare di vendere di più i suoi barattoli, decise di stringere un accordo con una società produttrice di yogurt. Fu una scelta vincente.

    Oggi Danone è sinonimo di successo nel suo campo.

    E che dire di un certo tappezziere parigino di nome Louis Vuitton che, dovendo risolvere l’annoso problema di smaltire metri e metri di stoffa plastificata con incise le sue iniziali prodotta per rivestire le carrozze ferroviarie francesi, pensando di aver già vinto la gara di appalto, ha dovuto reinventarsi pellettiere creando delle borse oggi celebri in tutto il mondo?

    E che dire di un certo tappezziere parigino di nome Louis Vuitton che, dovendo risolvere l’annoso problema di smaltire metri e metri di stoffa plastificata con incise le sue iniziali prodotta per rivestire le carrozze ferroviarie francesi, pensando di aver già vinto la gara di appalto, ha dovuto reinventarsi pellettiere creando delle borse oggi celebri in tutto il mondo?

    E guardate oggi il suo marchio… Lusso e prodotti di alta qualità venduti in ogni angolo del mondo per i più abbienti, ovviamente.

    Ma storie di successo in Franchising le troviamo anche sotto casa, vicine a noi, successo di imprenditori che sognano di diventare un giorno come il Sig. Danone e hanno tutte le carte in regola per poter diventare proprio come lui e lasciare che il proprio marchio diventi conosciuto in territorio nazionale, e perché no, anche in territorio straniero.

    Un esempio lampante di questo successo ce lo dimostra il marchio in Franchising di Assicurazioni Low-Cost che ha all’attivo ben 52 uffici in tutta Italia! Un marchio che con i suoi prodotti e servizi e con il suo personale qualificato è riuscito nell’impresa in cui molti non sono riusciti.

    E che dire del marchio Detersivitaly?

    Un sinonimo di profumi, creme e detersivi alla spina che sforna punti vendita senza sosta e che è in continuo crescendo. I sui prodotti di qualità rendono il processo più semplice e fluente. Infatti, la tendenza dell’italiano ad oggi è anche quella di provvedere al futuro dell’ambiente e con il marchio Detersivitaly possiamo stare tranquilli, grazie al riciclo dei contenitori e ad un minore spreco.

    Altro esempio che vogliamo portare alla vostra attenzione è quello di un diverso tipo di mercato, tendente al sociale, alla voglia di mettersi in gioco anche in un età in cui è difficile potersi esporre sentimentalmente: stiamo parlando di Nuove Agenzie e le sue 17 agenzie matrimoniali per single aperte in tutta Italia.

    Un’idea in voga già da molto tempo, ma la qualità dei servizi e dell’assistenza pre e post apertura fanno decisamente la differenza rispetto alla concorrenza.

    Tutti questi esempio portati alla luce sono opportunità che possono essere colte al volo da chiunque abbia un sogno e voglia aprire una propria attività, diventando, chissà, il prossimo Luis Vuitton.

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    Mollo tutto, vado in Svizzera!

    Mollo tutto, vado in Svizzera!

    Eric Weiner, nel saggio “La geografia della gioia”, parla della svizzera (8/10) come uno dei paesi più felici al mondo.

    Uno degli elementi cardine che connota la qualità della vita in svizzera é l’onestà delle persone. Di conseguenza la fiducia nel prossimo e il profondo senso di stabilità che pervade la vita quotidiana.

    E’ vero infatti che in Svizzera si può tenere la porta di casa aperta, senza dover dare multiple “mandate” con la chiave!

    Cosa offre la Svizzera che manca all’Italia?

    La Svizzera offre una qualità di vita di gran lunga superiore alla media italiana. Berna, in particolare, è una città decisamente più economica di Zurigo o di Ginevra.

    I servizi svizzeri sono impeccabili dalla sanità ai trasporti, alle poste. In Svizzera tutti (o quasi) pagano le tasse che variano da cantone a cantone (stato federalista). Comunque si aggirano massimo intorno al 30% del reddito lordo.

    Il denaro pubblico è gestito con il massimo della trasparenza.

    Se in Italia si parla di debito pubblico, nella confederazione Svizzera è normale che i bilanci si chiudano in attivo.

    Prima di partire però devi studiare quante più lingue possibili, iniziando dall’inglese. Senza dimenticare il tedesco e il francese, lingue ufficiali e utilizzate in gran parte della Svizzera.

    E aprire un’attività in svizzera?

    E’ possibile. Se ci si affida alle persone giuste si può raggiungere questo obiettivo, godendo dei numerosi vantaggi che offre questo paese. Per chi ha voglia di mettersi in gioco e diventare imprenditore, portando così ricchezza e benessere.

    Ed è proprio questo di cui si occupa GIC FIDUCIARIA. Un Aiuto valido per l’apertura di un attività in Svizzera.

  • Blog,  Utili consigli per lavorare in un Call Center Outbound

    Utili consigli per lavorare in un Call Center Outbound

    Utili consigli per lavorare in un Call Center Outbound

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    Ormai, in tempo di crisi, il lavoro più diffuso in questi anni, specie tra i giovanissimi, è quello dei Call Center in Outbound. Cosa significa? Vendere un prodotto al telefono.
    Questo fenomeno si sta sviluppando a macchia d’olio poiché rappresenta, in particolare per i giovani neodiplomati o addirittura neolaureati, un modo per “temporeggiare”, in periodo di disoccupazione. Ecco qualche semplice consiglio per lavorare e rispondere in un call center Outbound. Ma senza impazzire!

    • Assicurati di avere a portata di mano:Molta pazienzaUna discreta conoscenza dell’italianoVoce chiara e pulita

    La prima cosa da sottolineare è che quello del call center è un impiego che richiede tanta, tanta pazienza. Può sembrare un lavoro un po’ crudo. Infatti il trucco del bravo venditore è quello di far apparire utile ed indispensabile un prodotto. Convincere il cliente al telefono ad effettuarne l’acquisto. Non bisogna tirarsi indietro al primo NO e di NO ce ne saranno molti.

    Se il cliente vi ferme bloccando il vostro form di presentazione, senza neppure aver effettivamente ascoltato cosa state per proporgli, non dovrete accontentarlo, bensì “contrattaccare” con frasi del tipo. “Ma come può non interessarle un prodotto che nemmeno conosce?” oppure “Non le interessa risparmiare?”. Utilizzare parole chiave che abbiano a che fare con il concetto di utilità e risparmio può essere un buon metodo per riconquistare l’attenzione di un cliente un po’ scettico o frettoloso.

    Un altro fattore fondamentale è quello della buona educazione. Se per esempio un cliente vi manda a quel paese, non dovrete mai e poi mai rispondere altrettanto! Anzi, la vostra risposta dovrà sempre essere garbata e senza un filo di nervosismo e sarcasmo. La maleducazione non è mai un buon metodo di rapportarsi agli altri (questo vale in ogni ambito della vita)

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    La caratteristica più importante per ogni venditore telefonico è sicuramente la chiarezza: avere quindi una voce chiara e parlare un ottimo italiano evitando accenti locali troppo accentuati.
    Evitate assolutamente i form e le frasi fatte da leggere a cantilena o da recitare a memoria come burattini stufi di dire sempre le stesse cose. Non siate meccanici né cantilenanti. L’interlocutore se ne accorgerà subito, perché risulterete troppo freddi ed impersonali, dunque antipatici e sgradevoli. Per questo motivo inventate un form tutto vostro, personalizzato ed originale, nei contenuti e nel tono di voce, ricordando di rendere sempre partecipe il cliente con domande per evitare che questo si annoi ad ascoltare l’ennesima frase di prassi della giornata.

    Un trucco utilissimo è quello di essere simpatici e scherzosi con il cliente. Siate brillanti, cortesi, ironici, fin dal primo momento della telefonata.

    Infine da non sottovalutare è il fattore studio: studiare bene gli argomenti che vi competono (caratteristiche del prodotto, notizie sull’azienda, prezzi, tariffe, sconti, promozioni) per trasmettere la vostra conoscenza e per risultare chiari, decisi e competenti. Sarebbe infatti terribile trovarsi impreparato davanti alla domanda di un cliente che, interessato, rinuncia al vostro prodotto solo perché vi sente in dubbio e titubante.

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    Un matrimonio da cani

    Un matrimonio da cani!

    Nella vita di tutti i giorni i nostri simpatici amici cani ormai fanno sempre più parte della famiglia.

    Li portiamo con noi sempre, al mare, in vacanza, alcuni anche a lavoro, se non sono troppo ingombranti!

    Quindi perchè non renderli partecipi dei nostri matrimoni?

    I paesi anglosassoni, con una lunga esperienza in materia, affidano compiti di grande responsabilità agli amici a quattro zampe che portano le fedi agli sposi. Indimenticabile è l’invitato più simpatico e impettito in perfetto stile English di “Quattro Matrimoni e un Funerale”.
    Nella nostra Italia un po’ più conservatrice il primo caso di dog-wedding risale al 16 agosto del 2009 quando, in una località collinare sopra Savona, il fatidico sì tra una giovane coppia ha visto come ‘invitati’ alle nozze quasi 100 cani. La damigella d’onore si chiamava Cassiopea, un levriero con fiocco bianco al collare. Mentre un altro levriero, Circe, ha accompagnato all’altare la sposa.

    BRIDE WITH DOG CHIHUAHUA AT WEDDING

    Le chiese si stanno sempre più evolvendo rendendo questa scelta possibile per la coppia di novelli sposi. Una volta interpellati quindi la Chiesa e la location circa la presenza del fido amico, basterà solo affidarsi al divertimento, trovando il look giusto anche per i nostri amici a 4 zampe.
    Un’impronta nella memoria e sulla carta sarà lasciata dalle foto con loro: l’album di nozze si arricchirà di scatti esuberanti dove il vostro cane verrà ripreso mentre ne combina una delle sue.

    Non dimentichiamo inoltre che i nostri cani possono viaggiare con noi senza problemi e godersi anche loro la luna di miele: quasi la totalità degli alberghi li ospitano, previa consultazione della struttura per annunciare, oltre al vostro, anche il loro arrivo.
    D’obbligo alcune accortezze riguardanti il passaporto e i titoli di viaggio.

    L’idea più innovativa a riguardo è senza dubbio la presenza della Wedding Dog Sitter, che sta spopolando con i suoi servizi, rendendo ancora più interessante e soprattutto fattibile la partecipazione dei cani ai matrimoni, che così saranno sempre sotto controllo, evitando qualche guaio inaspettato al tavolo del buffet!

    GOLDEN RETRIEVER AL MATRIMONIO CON WEDDING DOG SITTER VARESE, COMO, SVIZZERA071

    La figura in questione è ancora non ben sviluppata in Italia e solo poche realtà si occupano di fornire questo servizio. Ma se volete intraprendere questo mestiere sappiate che c’è la possibilità! 

    Wedding Dog Sitter, infatti, vi da l’opportunità di aprire un franchising per poter sviluppare la propria idea imprenditoriale basandosi sul lavoro del Dog Sitter nel settore di nicchia dei matrimoni.

    Il numero di richieste cresce di anno in anno ed stato necessario creare una rete di franchisee o affiliati che, seguendo strettamente il modello lavorativo ed il know-how di Elisa Guidarelli, possano permettere a tantissime coppie in tutte le città Italiane di usufruire di questo meraviglioso servizio.

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    Wedding cake: come scegliere la torta giusta?

    Wedding cake: come scegliere la torta giusta?

    La torta nuziale è la protagonista indiscussa che chiude il momento del banchetto ufficiale. Infatti, pur essendo seguita sempre da caffè, liquori, amari e buffet di dolci misti resta comunque un vero e proprio pilastro fondamentale del pranzo o della cena di Nozze.

    La Wedding Planner, in questo caso gioca un ruolo molto importante, perchè deve essere in grado di consigliare la tipologia più adatta alla coppia di sposi.

    Ecco alcune tipologie:

    – La torta a più piani: è senza alcun dubbio la torta di Nozze che determina un maggiore impatto visivo e decisamente il tipo di dolce nuziale più diffuso nel nostro paese.
    Si può proporre a tre o a cinque o a sette piani disposti separatamente tra loro.
    Si può proporre a tre o a cinque o a sette piani disposti separatamente tra loro.

    La torta “all’inglese” o “a piramide”: è il modello di torta tipicamente anglosassone, caratterizzato da una serie di cubi o cilindri disposti a piramide e decorato con nastri, fiori e foglie dall’effetto rinascimentale.

    -Tipicamente italiana è la torta “a cappelliera” : è un tipo di torta composta, nella maggior parte dei casi, da soli tre piani; sorge su una base rotonda ed ha un diametro di circa un metro e mezzo.

    -La torta mono piano: meno appariscente e scenografica rispetto alle precedenti, tuttavia di grande successo, amatissima dagli sposi d’Italia, è la torta per la cui preparazione e farcitura è possibile dar libero sfogo alla fantasia! Rivestita di morbida panna o di briciole di meringa (“Mimosa”), spesso nasconde un soffice pan di spagna farcito con delicata crema Chantilly e fragoline di bosco o con classica crema.
    Sempre graditissima in estate è poi la sua versione rivisitata alla frutta, o frutta di bosco, oppure glassata dal colore scelto per il tema del ricevimento.

    -Le tortine monoporzione: espressione moderna di novelle cousine è una torta di sicuro effetto per gli ospiti; è realizzata da tanti piccoli bicchierini e ciotoline con la propria parte di mini torta o direttamente costruita in modo tale da avere, nel piatto, una vera e propria torta in miniatura. Ormai, però, la torta più classica è stata sostituita dall’avvento delle cosiddette Wedding Cake, torte in stile statunitense e nord europeo che iniziano ad essere molto in voga anche da noi.

    -La Torta “all’americana” è multipiano, in pan di spagna, interamente rivestita di pasta di mandorle. A vederla sembra di trovarsi di fronte ad una vera e propria scultura di zucchero glassato, con una base piuttosto stretta, che si propende verso l’alto e che si tiene su grazie ad composizione meno soffice e molto più compatta di quella usata per gli altri tipi di torte.

    La Wedding Cake è sempre composta da multistrato non separati, coloratissima, decorata nei dettagli, scenografia, sofisticata, glamour: per renderla tale viene realizzata secondo il gusto prestabilito all’interno, ma all’esterno è ricoperta da uno spesso strato di pasta morbida e modellabile per creare geometrie e forme particolari, simmetrie, asimmetrie, effetti ottici.

    A volte le Wedding Cake diventano anche delle vere e proprie tele su cui realizzare, con sciroppi ed fondenti colorati, il ritratto degli sposi, un quadro famoso, un paesaggio, una miniatura, qualsiasi personalizzazione possibile ed immaginabile.