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Mollo tutto, vado in Svizzera!
Mollo tutto, vado in Svizzera!
Eric Weiner, nel saggio “La geografia della gioia”, parla della svizzera (8/10) come uno dei paesi più felici al mondo.
Uno degli elementi cardine che connota la qualità della vita in svizzera é l’onestà delle persone. Di conseguenza la fiducia nel prossimo e il profondo senso di stabilità che pervade la vita quotidiana.
E’ vero infatti che in Svizzera si può tenere la porta di casa aperta, senza dover dare multiple “mandate” con la chiave!
Cosa offre la Svizzera che manca all’Italia?
La Svizzera offre una qualità di vita di gran lunga superiore alla media italiana. Berna, in particolare, è una città decisamente più economica di Zurigo o di Ginevra.
I servizi svizzeri sono impeccabili dalla sanità ai trasporti, alle poste. In Svizzera tutti (o quasi) pagano le tasse che variano da cantone a cantone (stato federalista). Comunque si aggirano massimo intorno al 30% del reddito lordo.
Il denaro pubblico è gestito con il massimo della trasparenza.
Se in Italia si parla di debito pubblico, nella confederazione Svizzera è normale che i bilanci si chiudano in attivo.
Prima di partire però devi studiare quante più lingue possibili, iniziando dall’inglese. Senza dimenticare il tedesco e il francese, lingue ufficiali e utilizzate in gran parte della Svizzera.
E aprire un’attività in svizzera?
E’ possibile. Se ci si affida alle persone giuste si può raggiungere questo obiettivo, godendo dei numerosi vantaggi che offre questo paese. Per chi ha voglia di mettersi in gioco e diventare imprenditore, portando così ricchezza e benessere.
Ed è proprio questo di cui si occupa GIC FIDUCIARIA. Un Aiuto valido per l’apertura di un attività in Svizzera.
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Dieta senza glutine: disintossicarsi e volersi bene.
Dieta senza glutine: disintossicarsi e volersi bene.
E’ ormai cosa nota che non sono solo le persone allergiche al glutine, ossia i celiaci, a dover seguire una dieta che lo elimini completamente. Possiamo infatti affermare che in certi periodi quasi tutti siamo tendenzialmente intolleranti al glutine e il nostro corpo ce lo fa capire tramite fastidiosi mal di testa, cattiva digestione, sensazione di pesantezza e gonfiore e la non proprio simpatica diarrea.
Poiché il glutine appesantisce l’intestino ed è responsabile di molte infiammazioni dell’organismo, è bene, ogni tanto, dire stop, soprattutto se siete pasta e pane dipendenti. I benefici saranno quasi immediati e sarete in grado di permettere al vostro corpo di depurarsi e ricaricarsi, e noterete con piacere anche dimagrimento e sgonfiamento, per il piacere dei vostri occhi e delle vostre bilance.
Dunque cosa dobbiamo mangiare per eliminare il glutine dalla nostra alimentazione?
La scelta in effetti è anche piuttosto ampia: infatti, ci sono anche dei cereali che non ne contengono e che potrete tranquillamente consumare provando ricette sempre nuove. Alimenti come il riso, il grano saraceno, e, ancora la quinoa e l’amaranto sono privi di glutine (e anche un po’ trendy!). Mentre carichi di glutine sono il frumento, ovviamente, ma anche orzo e segale.
Inoltre, ci sono molte le aziende che producono prodotti senza glutine come anche pane, pasta e pizza, per permettere ai più ostinati di non rinunciare al loro carboidrato preferito!
E’ sempre cosa buona e giusta, in ogni caso, dedicarsi ad un’alimentazione che veda come protagonisti frutta, verdura, proteine magre come carne bianca e pesce fresco, riso e cereali alternativi. Bisogna invece fare molta attenzione ai cibi confezionati, spesso ricchi di glutine. E dare un taglio agli zuccheri di torte, biscotti e dolcetti vari (in ogni caso!).
Forse all’inizio sarà un sacrificio, ma quando vedrete la vostra pelle risplendere e la pancia appiattirsi, dimenticherete quanta fatica avete fatto e vi guarderete allo specchio esclamando “Ah, però!”
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Utili consigli per lavorare in un Call Center Outbound
Utili consigli per lavorare in un Call Center Outbound
Ormai, in tempo di crisi, il lavoro più diffuso in questi anni, specie tra i giovanissimi, è quello dei Call Center in Outbound. Cosa significa? Vendere un prodotto al telefono.
Questo fenomeno si sta sviluppando a macchia d’olio poiché rappresenta, in particolare per i giovani neodiplomati o addirittura neolaureati, un modo per “temporeggiare”, in periodo di disoccupazione. Ecco qualche semplice consiglio per lavorare e rispondere in un call center Outbound. Ma senza impazzire!- Assicurati di avere a portata di mano:Molta pazienzaUna discreta conoscenza dell’italianoVoce chiara e pulita
La prima cosa da sottolineare è che quello del call center è un impiego che richiede tanta, tanta pazienza. Può sembrare un lavoro un po’ crudo. Infatti il trucco del bravo venditore è quello di far apparire utile ed indispensabile un prodotto. Convincere il cliente al telefono ad effettuarne l’acquisto. Non bisogna tirarsi indietro al primo NO e di NO ce ne saranno molti.
Se il cliente vi ferme bloccando il vostro form di presentazione, senza neppure aver effettivamente ascoltato cosa state per proporgli, non dovrete accontentarlo, bensì “contrattaccare” con frasi del tipo. “Ma come può non interessarle un prodotto che nemmeno conosce?” oppure “Non le interessa risparmiare?”. Utilizzare parole chiave che abbiano a che fare con il concetto di utilità e risparmio può essere un buon metodo per riconquistare l’attenzione di un cliente un po’ scettico o frettoloso.
Un altro fattore fondamentale è quello della buona educazione. Se per esempio un cliente vi manda a quel paese, non dovrete mai e poi mai rispondere altrettanto! Anzi, la vostra risposta dovrà sempre essere garbata e senza un filo di nervosismo e sarcasmo. La maleducazione non è mai un buon metodo di rapportarsi agli altri (questo vale in ogni ambito della vita)
La caratteristica più importante per ogni venditore telefonico è sicuramente la chiarezza: avere quindi una voce chiara e parlare un ottimo italiano evitando accenti locali troppo accentuati.
Evitate assolutamente i form e le frasi fatte da leggere a cantilena o da recitare a memoria come burattini stufi di dire sempre le stesse cose. Non siate meccanici né cantilenanti. L’interlocutore se ne accorgerà subito, perché risulterete troppo freddi ed impersonali, dunque antipatici e sgradevoli. Per questo motivo inventate un form tutto vostro, personalizzato ed originale, nei contenuti e nel tono di voce, ricordando di rendere sempre partecipe il cliente con domande per evitare che questo si annoi ad ascoltare l’ennesima frase di prassi della giornata.Un trucco utilissimo è quello di essere simpatici e scherzosi con il cliente. Siate brillanti, cortesi, ironici, fin dal primo momento della telefonata.
Infine da non sottovalutare è il fattore studio: studiare bene gli argomenti che vi competono (caratteristiche del prodotto, notizie sull’azienda, prezzi, tariffe, sconti, promozioni) per trasmettere la vostra conoscenza e per risultare chiari, decisi e competenti. Sarebbe infatti terribile trovarsi impreparato davanti alla domanda di un cliente che, interessato, rinuncia al vostro prodotto solo perché vi sente in dubbio e titubante.
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Un sogno può diventar realtà? Con YoKing si può!
Un sogno può diventar realtà? Con YoKing si può!
Avete mai provato quella sensazione che qualcosa nella vostra vita debba cambiare? Una spinta verso il futuro, un investimento ben fatto, un minimo rischio che dà adrenalina? Ne avete mai bisogno?
Oggi abbiamo conosciuto un marchio davvero innovativo che con un minimo investimento vi darà esattamente quello che cercavate.
Si chiama Yoking, franchising Yogurteria e Creperia, un punto di incontro dove potersi leccare i baffi dalla golosità e poter godere di prodotti di prima qualità. E lavorare con questo marchio è sicuramente una garanzia. Dieci anni di esperienza e dieci negozi in tutta Italia, in crescita ed espansione. Il mercato è ancora apertissimo su tutte le regioni per poter essere i primi ad avere il proprio punto vendita.
Il negozio non avrà a disposizione solo prodotti elaborati con lo Yogurt, ma sarà un ottimo punto di ritrovo anche per chi ama le crepes, dolci o salate. E ancora frappè, frullati, centrifughe, pancakes, waffle, brioches ecc..
Insomma, Yoking è il massimo per chi ama i prodotti golosi e di ottima manifattura.
Perchè allora aspettare? Un investimento che richiede solo 24.000 € e che fornisce tutto ciò che occorre per iniziare quest’attività e questo splendido viaggio goloso!
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Cosa significa aprire un negozio con la formula del Franchising?
Cosa significa aprire un negozio con la formula del Franchising?
Significa firmare un contratto di franchising con una delle centinaia di aziende che offrono la possibilità di mettersi in proprio a chi possiede una certa cifra da investire in una nuova attività. Trovare il giusto franchisor vuol dire prima di tutto informarsi su cos’è questa tecnica commerciale e svolgere un non indifferente lavoro di ricerca sul campo. Gli aspiranti franchisee oggi hanno una vita facilitata per comprendere i fondamenti del franchising: sono decine i siti che forniscono informazioni.
Il lavoro più lungo è impegnativo è certamente quello di individuare il franchisor che fa al caso della persona che vuole mettersi in proprio. Prima però di contattare a caso i franchisor (oggi tutte le aziende di franchising hanno un sito Internet), dovete compiere un lavoro di autostima: cioè definire i propri punti forti e quelli deboli. Superata questa fase, il candidato può iniziare la ricerca del miglior franchisor.
Innanzitutto il candidato deve capire che, firmando un contratto, “acquista” il diritto di utilizzare un sistema di commercializzazione. Solo se si è sicuri che il sistema fa ridurre il vostro rischio di impresa e che le promesse fatte dal franchisor sono supportate da riscontri precisi potete andare avanti.
I punti di forza di un franchising sono numerosi.
Il franchising è una formula collaudata. La richiesta di un diritto d’ingresso è giustificata dal fatto che il franchisor ha calibrato il sistema dopo avere fatto esperienza e corretto gli errori di percorso. Se trovate un sistema di successo e lo attuate diligentemente come da istruzioni del franchisor, l’apprendimento della operatività sarà più agevole, i flussi di cassa saranno più prevedibili e la probabilità di successo sarà molto più alta.
Il secondo fattore sono i programmi di formazione del franchisor e il supporto nella fase di start up perché sarete in grado di sfruttare al meglio il sistema e capire quando avrete bisogno di supporto. Accertatevi che il franchisor fornisca importanti programmi di addestramento, sia iniziali che continuativi.
Il terzo aspetto, importante per il vostro successo è la forza che il brand gode nel mercato. Questo si traduce in un importante budget di marketing del marchio, in un potere di acquisto del franchisor e economie di scala. Il marketing dell’insegna è un enorme vantaggio del franchising. Il marketing nazionale di solito è gestito dal franchisor e questo vi consente di risparmiare migliaia di euro e impegno di tempo.
Gli acquisti di prodotti funzionano allo stesso modo, perché il vostro franchisor acquista i prodotti per più franchisee e quindi può spuntare sconti di quantità che può condividere con tutta la rete di affiliati. Questi due fattori da soli possono porre la vostra attività in una posizione di forza nei confronti dei piccoli commercianti indipendenti.
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Andare a vivere in affitto è meglio che comprare casa
Andare a vivere in affitto è meglio che comprare casa
Siamo proprio sicuri che oggi conviene andare in affitto? Noi Italiani siamo sempre cresciuti con l’idea che dovremmo comprare casa e indebitarci coi mutui, piuttosto che pagare per sempre una quota (oggi anche abbastanza alta) per vivere in una casa che non è comunque nostra. Ma vediamo alcuni motivi PRO che ci aiutano a capire se prendere casa in affitto è davvero la scelta giusta.
Può essere utile andare a vivere in affitto innanzitutto perchè comprare casa per viverci molto probabilmente bloccherà totalmente la tua capacità di investimento.
Se infatti decidi di andare in affitto potrai investire le grosse somme che avresti utilizzato per comprare casa per acquistare, ad esempio, altri immobili che ogni mese possono generare dei soldi o un progetto di lavoro, come un Franchising (parlando di affitti, un investimento di soli 4000 euro può farti aprire una tua agenzia immobiliare, proprio nel settore degli affitti, nella tua città!) Comprare casa potrebbe essere sbagliato perchè nel corso della vita le tue esigenze potrebbero cambiare e dunque anche la casa in cui abiti deve adattarsi a queste esigenze. Ad esempio l’arrivo di figli o al contrario una separazione. La vita frenetica di oggi ci spinge a numerosi e inaspettati cambiamenti, a differenza dello stile di vita di una volta, quando i nostri nonni non avrebbero cambiato la loro casa per nulla al mondo. Per non parlare di trasferimenti di lavoro, che porterebbero uno o più inquilini a dover poi rimettere sul mercato la propria casa. Con l’affitto è molto più semplice cambiare casa e far fronte a queste esigenze.
Infine, in affitto possiamo permetterci una casa che il nostro reddito non ci consentirebbe di comprare. Per capire questo concetto basta vedere qualche annuncio immobiliare delle case in vendita; qualunque sia il tuo reddito troverai sicuramente delle case che potresti permetterti andando in affitto, ma che non riusciresti a comprare se dovessi chiedere un mutuo. Questo poi dipende dal tipo di stile di vita che ognuno di noi conduce, ovviamente. Ci sarà sempre qualcuno che potrà permettersi questo e anche altro!